Costruire un tetto in legno: una guida sui materiali, la struttura e le tecniche di impermeabilizzazione

La crescente diffusione di un approccio sostenibile nel settore edilizio ha contribuito alla “riscoperta” del legno come materiale per realizzazione di case e coperture.

Scopriamo insieme come viene realizzata la struttura di un tetto in legno, quali essenze vengono utilizzate e quali sono le principali tecniche di impermeabilizzazione.

Tipologie e struttura di un tetto in legno

Il legno rappresenta un’ottima alternativa al cemento e al laterizio e, in base agli elementi che ne definiscono la struttura, può essere distinto in varie tipologie.

La prima classificazione strutturale classifica i tetti in legno in piani ed inclinati. Un tetto in legno inclinato è quello che solitamente viene utilizzato nelle zone di montagna e in zone particolarmente piovose.

La particolarità di queste strutture è rappresentata dalla capacità di favorire il rapido smaltimento di pioggia e neve.

I tetti inclinati si distinguono a loro volta in:

1. Tetto piano a quattro falde (o tetto padiglione): quattro superfici inclinate che si intersecano tra loro a formare diagonali che dai vertici della copertura si sviluppano verso l’interno dell’abitazione;
2. Tetto piano a due falde: è composto da due superfici inclinate simmetriche o asimmetriche;
3. Tetto piano monofalda: è caratterizzato da uno spiovente unico.

Al contrario i tetti in legno piani sono la scelta migliore in zone caratterizzate da un clima prevalentemente soleggiato.

Essenze del legno e prestazioni del tetto

Ogni essenza del legno ha caratteristiche differenti che influiscono sulle prestazioni che ognuno di noi si aspetta dalla copertura.

Questa differenza nelle prestazioni dipende, per esempio, dalle modalità con cui un determinato legno reagisce agli agenti atmosferici e alle sollecitazioni derivanti da eventi come terremoti o da carichi particolarmente pesanti.

L’essenza viene scelta inoltre in funzione della resa estetica della copertura. Questo introduce un’altra distinzione, quella tra legno lamellare e legno massello.

Mentre il legno lamellare si ottiene mediante una lavorazione precisa che consiste nel sovrapporre strati sottili incollati tra loro, il massello non viene lavorato e tra le essenze più utilizzate abbiamo: rovere, abete rosso, larice e castagno.

⇒ leggi il nostro articolo sulle caratteristiche ed i vantaggi dei tetti in legno lamellare

Come viene costruito un tetto in legno

Le fasi del processo di costruzione di un tetto in legno differiscono leggermente a seconda della tipologia di copertura che si vuole realizzare, ovvero: monofalda, a due falde, a quattro falde o piano.

Le tipologie di tetto descritte presentano tuttavia delle caratteristiche comuni, ovvero:

• Travicelli avvitati o inchiodati sulle travi più grandi;
• Travi portanti;
• Barriera del vapore posizionata sullo strato di materiale isolante;
• Guaina impermeabilizzante;
• Manto finale di copertura.

Un breve approfondimento sull’impermeabilizzazione di un tetto

La presenza dello strato impermeabilizzante è fondamentale nell’ottica di realizzare una copertura che sia duratura nel tempo e performante al punto da bloccare umidità, muffe ed infiltrazioni restando traspirante per favorire l’evaporazione della condensa.

Questi risultati sono possibili grazie all’utilizzo di tecniche e prodotti specifici; tra le guaine più utilizzate al momento per l’impermeabilizzazione dei tetti ci sono:

• Guaine adesive con posatura caldo o a freddo;
• Teli tecnici;
• Guaina liquida traspirante;
• Resine impermeabilizzanti.

La scelta del metodo di impermeabilizzazione dipende dalle esigenze e dalle caratteristiche della struttura, dalle condizioni climatiche locali.

Ultimo aspetto da non sottovalutare ai fini della durata di un tetto in legno è la manutenzione: è importantissimo controllare periodicamente il tetto per individuare eventuali crepe, danni o segni di usura.

Prevenendo ed intervenendo tempestivamente in questo senso permette di evitare perdite e deterioramenti gravi dell’intera copertura.